Come abbiamo già visto introducendo il DARK FRAME, l'utilizzo principale del BIAS FRAME è quello di ricavare il THERMAL FRAME che è l'unica componente dell'immagine CCD che è direttamente proporzionale al tempo d'esposizione e/o alla temperatura d'esercizio del CCD. Da questo è possibile "riscalare" (moltiplicando i pixel per un'opportuna costante) un THERMAL FRAME di un dato tempo d'esposizione per ricavarne un altro con un differente tempo d'esposizione equivalente. Tuttavia, quando se ne ha la possibilità è sempre conveniente riprendere i DARK FRAME con lo stesso tempo d'esposizione utilizzato per riprendere le immagini GREZZE.
Un altro non meno importante utilizzo del BIAS FRAME è la possibilità che ci dà di effettuare una prima diagnostica della nostra camera CCD.

Nell'immagine sotto vediamo invece un BIAS FRAME un po' più realistico e con alcuni difetti non del tutto trascurabili: innanzi tutto, le prime 3-4 righe di pixel in alto sono più luminose, identificando una probabile zona di accumulo di cariche; in secondo luogo, al semplice colpo d'occhio, è evidente una "struttura" più o meno regolare a linee orizzontali generate da interferenze elettromagnetiche e un chiaro gradiente di luminosità che intensifica queste linee mano a mano ci si avvicina alle ultime righe in basso del BIAS FRAME. Queste righe più luminose sono la causa della "gobba" a destra della campana visibile nell'istogramma. Tracciando poi il profilo verticale dell'immagine risulta poi ancor più evidente la presenza di un gradiente di luminosità causato dall'accumulo di cariche termiche durante il "download" dell'immagine dal CCD al PC.

E' chiaro che più ci si avvicina alla situazione ideale e "migliore" sarà la nostra camera CCD. Esiste però un parametro fondamentale, intrinsecamente legato al BIAS FRAME, che ci può dare una prima importante informazione sulle immagini che possiamo ottenere con la nostra camera CCD: il readout noise o "rumore di lettura". Come vedremo, il rumore di lettura è una delle principali sorgenti di rumore presenti in un'immagine CCD ed è strettamente legato all'effettiva dinamica ottenibile da una camera CCD.
Per il momento vediamo come possiamo stimare il rumore di lettura della nostra camera CCD utilizzando una serie di BIAS FRAME.
Ovviamente tutte le immagini digitali "nascondono" tra i pixel un rumore di lettura: il BIAS FRAME perfetto è quello che più si avvicina alla sua struttura, tuttavia come abbiamo visto, difficilmente possiamo avvicinarci alla perfezione: esiste sempre qualche segnale indesiderato di disturbo. Per minimizzare questi segnali indesiderati possiamo ricorrere ad una stratagemma: riprendiamo alcuni BIAS FRAME (una decina possono andare bene); uno lo teniamo da parte mentre degli altri nove otteniamo un "master" BIAS FRAME ovvero li combiniamo insieme facendone la mediana (ad es. utilizzando il comando Strumenti > Pretrattamento di Astroart).

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